EUROPA / L’intervento di Mosca in Siria e la crisi interna della Russia

di Andrea Ferrario

Il recente avvio di operazioni di bombardamento sulla Siria da parte della Russia è stato accompagnato sulla stampa mondiale da una valanga di commenti, che però ne affrontano quasi esclusivamente le possibili conseguenze a livello geopolitico. In questo articolo evidenziamo invece gli evidenti nessi tra la situazione economica e politica interna della Russia e questo suo nuovo intervento militare, analizzando inoltre l’escalation dell’attività diplomatica di Mosca in Medio Oriente a partire dai primi mesi del 2015. Leggi il resto dell’articolo

MEDIO ORIENTE / Lo stato islamico (IS), stato letale

di Luiza Toscane, da LCR-La gauche, 30 agosto 2014

Un analisi del profilo dell’IS, delle sue origini, delle sue modalità di finanziamento, della sua economia di guerra e del suo carattere ultrareazionario. Leggi il resto dell’articolo

MEDIO ORIENTE-AFRICA / La borghesia siriana e la rivoluzione popolare

di Ghayath Naisse, dal sito Permanent Revolution, gennaio 2014

Il regime di Assad padre prima e quello di Assad figlio poi hanno sempre operato in stretta alleanza con la borghesia locale. La rivoluzione popolare del 2011 ha minacciato le stesse basi di questo potere e delle politiche di rapina che ha sempre condotto. La borghesia siriana lo sostiene sia finanziariamente, sia licenziando in massa e delocalizzando, con l’obiettivo di indebolire le masse popolari. Leggi il resto dell’articolo

MEDIO ORIENTE-AFRICA / Sudafrica: il 2014 sarà l’anno di una svolta radicale?

di Andrea Ferrario

A un anno e mezzo dal massacro di Marikana dell’agosto 2012, in cui 34 lavoratori vennero uccisi a sangue freddo dalla polizia, la situazione in Sudafrica torna a radicalizzarsi, il potere assoluto dell’ANC vacilla e si aprono nuove prospettive per una lotta popolare di massa e radicale organizzata intorno ai sindacati più a sinistra.

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MEDIO ORIENTE-AFRICA / L’Egitto in marcia verso una seconda rivoluzione

Jacques Chastaing aggiorna, il 28 gennaio scorso, la sua analisi degli avvenimenti egiziani sul sito della rivista Carré Rouge(1). La tesi centrale di Chastaing è che “ciò che determina in ultima analisi tutti gli avvenimenti in Egitto, compresi quelli del dicembre 2012 e del gennaio 2013, è la lotta di classe condotta dagli sfruttati. Il numero di scioperi che hanno segnato i due anni della rivoluzione è il più importante della storia dell’Egitto e le autorità hanno censito 2.000 scioperi in Egitto solo nei due mesi di settembre e ottobre 2012. La lotta degli operai e degli sfruttati pesa in modo considerevole sulla vita politica. Modifica le relazione dell’islam con la laicità, della democrazia con la dittatura, e le alleanze ai vertici, che siano dell’esercito con i Fratelli Musulmani, o adesso con i liberali, i socialisti nasseriani e i democratici. Ma più di questo, nella misura in cui le illusioni sulle promesse dell’islam politico o della democrazia partecipativa si usurano, queste lotte sociali che, da lungo tempo e senza interruzioni, non riguardano solo questioni economiche ma anche politiche, minacciano le autorità con lo spettro di una seconda rivoluzione, stavolta chiaramente sociale”. Leggi il resto dell’articolo

MEDIO ORIENTE-AFRICA / Egitto: Sterlina ed economia in difficoltà – Giro di vite contro i sindacati

Dopo il referendum sulla costituzione, che ha portato alla luce le difficoltà del regime e la vitalità del movimento di protesta, gli sviluppi in campo economico e sindacale complicano ulteriormente il quadro della situazione in Egitto. Il 24 dicembre Standard & Poor’s ha abbassato il rating del paese citando le resistenze politiche a un accordo con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) per la concessione di un prestito di 4,8 miliardi di dollari. Leggi il resto dell’articolo